[ d e e p P u r . p l e ) The Highway Star

Roma, 20 luglio 1999

WONDERFUL, SUPERB con questi aggettivi Ian Gillan ha salutato il pubblico che ha assistito allo stupendo show dei Deep Purple.

Ragazzi, non pensavo che i "Mitici" possedessero ancora questa freschezza, questa pulizia di suoni degna dei tempi migliori!

L'avvento di Steve Morse ha dato quella ventata di novità che serviva alla band. Certo, i cultori di Ritchie storceranno il naso, ma...provare per credere, Steve non fa assolutamente rimpiangere la vecchia guardia, anzi, con quel pizzico di elettronica ha reso ancor pił attuali pezzi ormai ultradecennali!

La scaletta è stata identica a quella del concerto di Milano e cioè:

- Pictures of Home
- Ted the Mechanic
- Strange Kind of Woman
- Bloodsucker
- 69
- Woman from Tokyo
- Sometimes I feel like screaming
- Watching the Sky
- Space Truckin'
- Solo di Steve
- Lazy
- Smoke on the Water
- Solo di Jon
- Perfect Strangers
- Speed King (con il solo di Roger e Ian P.)
Bis
- Black Night
- Highway Star

Da notare che soltanto loro potevano permettersi in concerto un tributo ad altri gruppi rock. Infatti, prima della leggendaria "Smoke on the water" Steve ha reso omaggio ad altre grandi rock band del passato con piccoli assaggi di Led Zeppelin ("Stairway to heaven", "Moby Dick") Black Sabbath, Van Halen e tanti altri per poi lanciare l'ennesima rivisitazione del loro pezzo-simbolo!

Anche per quanto riguarda gli altri componenti della band il tempo sembra essersi fermato: prodezze stilistiche e velocità di esecuzione nella performarce di Ian Paice, tecnica ancora superba per Roger Glover, impeccabili le esecuzioni di "nonno" Jon Lord, ancora vive, presenti e sempere più incisive le esecuzioni vocali di un ritrovato Ian Gillan. Insomma, un concerto dei Deep come non se ne vedevano da anni!

Ragazzi, se avete la possibilità di seguirli nelle prossime tappe, non perdeteli!

Piero Palombi


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