[ d e e p P u r . p l e ) The Highway Star

Milano

This time I decide to write my review in Italian.

Come al solito, sempre presente quando ci sono i miei cari mitici Deep. Sempre presente anche il mio purple-friend Carlo Alberto, che, dopo essersi perso Kleine. (sic!!!), non puo' piu' abbandonarmi. Per la prima volta con noi anche il magico Giulio.

H o aspettato 21 anni, ma alla fine sono riuscito a portare anche mia figlia Valentina (21 anni ). Mio figlio Daniele (15 anni) e' invece ormai un affezionato dei concerti porpora. Non voglio dilungarmi sul concerto, perche' e' stato il solito grande concerto, nonostante l' orchestra rumena non puo' certo essere paragonata con la London Symphony Orchestra, e nonostante il Forum di Assago non sia la Royal Albert Hall. Posso dire che ho trovato i nostri Deep Purple sempre allegri, gioiosi, in forma (tranne il mio mito Ian the voice Gillan che durante Fools non si poteva certo dire al massimo della forma, comunque il mio mito ha abbondantemente recuperato la sua magnificenza dopo il concerto for group and orchestra).

La nostra follia ci ha portato, alla fine del concerto, all 'Hilton ad attendere i nostri cinque. L' incontro con i Deep e' stato cordiale, fantastico, esaltante. Giulio, Carlo Alberto e Daniele si sono veramente fatti un bagno straordinario di foto, autografi, chiacchiere in liberta'. Io ero in uno stato di ebbrezza tale che mi esaltavo per ogni foto che potevo fare con loro. Tutti loro sono stai gentili, dolci, disponibili. Roger si e' fermato qualche minuto a parlare con noi a proposito del nuovo Fan Club Italiano 'Made In Italy'.

Grazie, cari vecchi giovani ragazzi. Deep Purple forever.

Gianfranco Barinotti


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